Domenica 4 settembre, tutto esaurito alla Casa Rotonda di Casserio per il primo incontro del ciclo che intende sottolineare i 90 anni dalla scomparsa di Roberto Donetta. Stimolati dalle domande di Antonio Mariotti (presidente della Fondazione Donetta), Maria Rosa Bozzini (presidente onoraria della Fondazione), Marco Franciolli (già direttore del Museo cantonale d’Arte e del MASI di Lugano) e il fotografo Alberto Flammer (il primo ad sver stampato in modo professionale le immagini del venditore di sementi di Corzoneso) hanno parlato della “riscoperta” dell’opera donettiana attraverso la mostra “Il Ticino e i suoi fotografi” (1987) e le due mostre monografiche allestite a Lugano nel 1992 e nel 2015. Un racconto che per certi versi ha dell’incredibile e che ha messo in evidenza la peculiarità di questa preziosa eredità artistica e l’importanza del fatto di avere da una ventina d’anni a disposizione la Casa Rotonda quale sede dell’archivio e delle esposizioni che vi si susseguono.
Il prossimo incontro alla Casa Rotonda è in programma domenica 18 settembre alle ore 17. Sara Rossi Guidicelli parlerà con la scrittrice Sara Catella del suo libro “Le malorose” ambientato a Corzoneso nel primo decennio del Novecento e di cui il “Robertòn” è un personaggio secondario. Con loro e con la scrittrice Maria Rosaria Valentini si tratterà poi il tema “Donne che scrivono di un mondo di uomini”. Entrata libera fino ad esaurimento dei posti.