Roberto Donetta muore nel 1932, in miseria e in solitudine nella casa Rotonda di Casserio, all’età di 67 anni. La famiglia lo aveva abbandonato già da anni, per trasferirsi in Francia.
Le autorità pignorano le poche cose rimastegli per pagare vecchi debiti e le spese del funerale. La vendita all’incanto dei suoi beni va a buon fine, mentre restano invendute le 5000 lastre di vetro, che nessuno ritira e restano a disposizione del comune di Corzoneso. Oggi l’Archivio di Roberto Donetta è di proprietà del Comune di Acquarossa.
La Casa Rotonda, sede dell’Archivio Donetta, si trova originariamente nel comune di Corzoneso (ora Acquarossa), nella frazione denominata Casserio. L’edificio, atipico nel suo genere, ha una pianta circolare del diametro esterno di 8.50 metri. Risale alla fine del 1700 ed è strutturato su tre piani, con murature in pietra intonacata, pavimenti in legno e tetto in piode. In origine fu costruito per accogliere la scuola elementare di Casserio.
Giuseppe Donetti, Canonico della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, originario di Corzoneso, nel suo testamento del 30 ottobre 1818 fondò un Legato per dare ai ragazzi di Casserio una scuola. L’Amministratore del Legato nel 1855 scriveva: “..si aveva un bel fabbricato rotondo, con una scuola grande e ariosa, con una stanza della stessa ampiezza di sopra per abitazione del maestro o maestra…”. In seguito la Casa Rotonda venne chiusa per mancanza di allievi e trasformata in casa d’abitazione dove Roberto Donetta passò l’ultimo periodo della sua vita.
Dal maggio 2003 il comune mette questo edificio a disposizione della Fondazione quale sede dell’Archivio, con lo scopo di gestire, conservare e far conoscere “l’eredità” di Roberto Donetta. La possibilità di destinare la Casa Rotonda a sede permanente dell’Archivio Donetta permette di riannodare il legame con la storia personale di Roberto Donetta, nonché di mantenere i legami storici tra la Fondazione, la valle di Blenio e i luoghi immortalati da questo pioniere della fotografia.