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Le “Trame immaginarie” di Stefania Beretta in mostra alla Casa Rotonda

Due serie di fotografie realizzate a distanza di tempo in luoghi diversi, con mezzi tecnici diversi. Questo in sintesi quanto propone la mostra «Trame immaginarie» che la Fondazione Archivio Donetta dedica alla fotografa Stefania Beretta. Dal 18 ottobre 2025 al 17 maggio 2026, l’artista presenta alla Casa Rotonda di Corzoneso degli estratti dei suoi lavori «Paris Noir» (1994) e «Paesaggi improbabili» (iniziato nel 2005 e tuttora in corso): una esplorazione parziale ma significativa dell’opera della fotografa ticinese, una delle personalità più originali e rappresentative della sua generazione. Non certo per caso, Stefania Beretta vanta numerose pubblicazioni e un fitto percorso espositivo di alto livello: elementi che hanno contribuito a farla conoscere a livello internazionale..

Le atmosfere di «Paris noir» fanno pensare a quelle, cupe e misteriose, dei tanti film noir che popolano il panorama del cinema francese della seconda metà del Novecento. La serie è nata nel 1994, a Parigi per l’appunto, nel corso di un soggiorno della fotografa alla Cité internationale des Arts. «Paris Noir» viene alla luce (è proprio il caso di dirlo) dopo il casuale ritrovamento di un vecchio apparecchio Polaroid 240 sulla bancarella di un marché aux puces: una prodigiosa macchina dell’era analogica, capace di generare con un unico scatto, un positivo e un negativo di medio formato. A questa prima scoperta ne segue subito una seconda, quella di un edificio molto particolare: Le Grand Moulin de Paris, situato sulla riva sinistra della Senna, nel quartiere periferico di Bercy. Un monumentale mulino, allora ancora in funzione, che diventa il punto di partenza dell’itinerario «fuori porta» della fotografa. Un percorso ricco di sorprese, fatto di squarci di luoghi di vita, di lavoro o di passaggio e di cieli grigi che danno profondità e maestosità alle immagini in bianco e nero che, grazie alla particolarità del materiale utilizzato, acquistano un sapore d’antico.

La mostra di Corzoneso segna anche il ventesimo anniversario dall’inizio di «Paesaggi improbabili», vero e proprio work in progress che Stefania Beretta non ha mai abbandonato pur essendosi dedicata nel frattempo anche ad altri progetti. In questo caso, la fotografa non è solo impegnata a scattare immagini di paesaggi ma anche a «ricamarle» cucendovi sopra (a mano e/o a macchina) trame di fili colorati che disegnano percorsi inattesi e grovigli inestricabili, rettilinei senza fine e ghirigori che a volte fanno girare la testa. Con questa serie, che include immagini analogiche e digitali, realizzate appositamente oppure «pescate» nel suo archivio, la fotografa si delinea come artista a pieno titolo, rivendicando l’unicità delle proprie opere, l’impossibilità di duplicarle non foss’altro che per la loro tridimensionalità che le rende leggibili anche al tatto. Questi «Paesaggi improbabili» si possono quindi considerare come attimi di un ventennale percorso creativo del tutto coerente. Attimi che si susseguono senza che nessuno di essi sia mai identico a un altro.

«Trame immaginarie» Fotografie di Stefania Beretta, 1994-2025, Corzoneso-Casserio, Casa Rotonda, dal 19 ottobre 2025 al 17 maggio 2026. Apertura: sabato e domenica dalle ore 14 alle 17. Inaugurazione: sabato 18 ottobre alle 17. Chiusura dal 15 dicembre 2025 al 6 marzo 2026 e il 4 e 5 aprile 2026. Visite su appuntamento: info@archiviodonetta.ch, tel. 091.8711263.