Lo svizzero Eduard Spelterini, a partire dal 1880, è stato uno dei più attivi pionieri del volo in aerostato, divenendo una celebrità a livello internazionale. È stato il primo ad attraversare le Alpi, ma volò anche in tutta Europa, in Africa e in Medio Oriente. Le sensazionali fotografie riprese dall’alto, la tecnica e la qualità artistica incantano ancora oggi.
All’Archivio Donetta verrà presentato un tributo a questo artista, con una selezione delle sue più belle fotografie.
La mostra è disposizione delle scuole fino al 30 maggio 2009, previo accordo con l’Archivio.
Altre informazioni:
Eduard Spelterini (1852-1931)
Aviatore e pioniere del pallone aerostatico, il capitano Eduard Spelterini, (in origine Eduard Schweizer) nacque il 2 giugno 1852 a Bazenheid, nel Toggenburgo. Trascorse una parte della sua gioventù nel Nord Italia, in provincia di Como, vicino al confine con il Ticino, dove il padre gestiva una grande fattoria. Così il piccolo Edi frequentò le scuole di Lugano.
Spelterini: Laquinhorn
Aveva talento musicale e possedeva una voce molto bella, tanto che si iscrisse al Conservatorio di Parigi che frequentò per tre anni. Le conseguenze di una polmonite costrinsero il giovane a curarsi presso un centro termale nel sud della Francia. Fu proprio a Marsiglia, che Eduard vide il primo pallone aerostatico.
Ebbe l’occasione di fare il primo volo in pallone come passeggero, e fu così impressionato che abbandonò il Conservatorio per iscriversi all’ ”Académie des aérostatiers”: l’accademia del volo di Parigi.
Il suo primo volo risale al 1880, l’ultimo al 1926; seguì corsi di accademie e scuole militari, dopo di che divenne capitano, comandando 570 voli con complessivamente 1237 passeggeri, fra i quali artisti, statisti, generali, principi, industriali, editori, ecc.
La fotografia dall’alto del pallone iniziò nel 1893; grazie ad essa Spelterini divenne molto popolare: fu il fotografo “da pallone aerostatico” più importante del suo tempo. Ammirevole la sua collezione “Sulle Nuvole”. Grazie alla padronanza di quattro lingue, tenne oltre 500 conferenze (alcune come “pubblicitario” della ferrovia Arth-Rigi Bahn).
L’artista, che si presentava con lo pseudonimo Spelterini, ai suoi tempi era però più conosciuto per i suoi voli in mongolfiera: famose le sue attraversate delle alpi, come pure il suoi voli in molti paesi quali Germania, Austria, Italia, Francia, Belgio, Danimarca, Polonia, Russia, Bulgaria, Egitto, Turchia e Sud Africa.
I suoi voli ebbero anche scopi scientifici: esponenti del mondo scientifico, fisici, biologi, medici e geografi erano interessati a questo nuovo mezzo per i loro progetti di ricerca. Nel 1914, in un grave incidente vicino a Bamberg, precipitò.
Con la fiducia in sé stesso e il suo coraggio, superò le situazioni più critiche. Nel 1925 divenne membro onorario del “Royal Club de Belgique” e nel 1926 dell’Aero-Club Svizzero. Nonostante le sue famose imprese e le onoreficenze ottenute nel corso della sua lunga attività, visse gli ultimi anni della sua vita da solo e dimenticato.
Morì il 16 giugno 1931 a Vöcklabruck (Austria). Nel 1932, a Bazenheid, si tenne una celebrazione dove venne inaugurata una targa in memoria di Spelterini. Anche nel cimitero di Vöcklabruck, nel 1934, venne posato un monumento, donato dalla sua città di origine Bazenheid e dai suoi amici svizzeri.