Una cinquantina di mostre allestite, una dozzina di pubblicazioni realizzate e diverse migliaia di visitatori da tutta la Svizzera e dall’estero. Questo il lusinghiero bilancio dei primi vent’anni d’attività della Casa Rotonda di Casserio, dal 2003 sede dell’Archivio fotografico Roberto Donetta. Una ricorrenza ricordata la scorsa settimana con un aperitivo al quale sono state invitate le autorità del Comune di Acquarossa, proprietario dello stabile e tra i principali sostenitori della Fondazione, e i deputati bleniesi in Gran consiglio della scorsa legislatura. Un momento conviviale preceduto da un’apprezzata visita guidata da parte del fotografo Gianni Cima alla sua mostra «Il vuoto e poi. Scatti e riscatti», che presenta una trentina di sorprendenti immagini realizzate nel nucleo di Dangio e che si potrà visitare fino al prossimo 14 maggio. Come ha sottolineato il presidente, Antonio Mariotti, la Fondazione non opera soltanto per la conservazione e la valorizzazione dell’opera di Donetta ma ha da tempo aperto le sue porte anche ai fotografi che si ispirano al lavoro di questo pioniere. Nel corso degli anni sono così state allestite esposizione dedicate a Marco D’Anna, René Burri, Alfonso Zirpoli, Edgardo Gandolfi, Alberto Flammer, Andrea Garbald, Roberto Pellegrini e Villi Hermann.
NELLA FOTO IN ALTO: il fotografo Gianni Cima (a sinistra) a colloquio con il sindaco di Acquarossa Odis Barbara De Leoni lo scorsdo 26 marzo alla Casa Rotonda.